ph Roberto Biagini |
LA GIOSTRA
L’autore di questo “scatto” è un caro amico, anche lui
come me ama la Fotografia, in particolare il bianco e nero.
L’immagine della “giostra” mi ha evocato bellissimi ricordi
legati agli anni piu’ belli della mia infanzia.
Noi che vedevamo il futuro pieno di opportunità.
Non si vedeva l’ora di finire i compiti per correre a
giocare in cortile, e le ginocchia sbucciate erano ricorrenti e per fare pace
incrociavamo un mignolino.
I nostri giochi erano semplici, tra amici, sempre pronti a
fare squadra come quando a nascondino lottavamo per un” tana libera tutti”, e ci
divertivamo un sacco!.
Siamo cresciuti mangiando i biscotti Plasmon e bevendo flaconi
di sciroppo Be Total, dal sapore di
vaniglia caramellata.
La sera dopo cena, Carosello era per noi bimbi un
appuntamento imperdibile, in quei 10 minuti stavamo incollati e rapiti davanti
alla tv per vedere gli sketch e le réclame.
E nei miei sogni notturni c’erano Calimero e Topo Gigio.
Come un flauto di Pan, come tanti topolini in fila, l’odore
di frittelle, zucchero filato, luci e palloncini ci portavano stregati al luna
park.
Il calcioinculo è sempre stata la giostra che mi affascinava
di piu’, la musica, i seggiolini e il poter volare in alto, il mio unico
rimpianto è di non essere mai riuscita a strappare il fiocco e ad aggiudicarmi
il premio del giro.
Quella bimba è ora diventata una donna, la giostra si è
trasformata nella sua vita quotidiana, ma rimane sempre su quel seggiolino, per
volare in alto e lottare per meritare di
vincere il premio.