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sabato 23 maggio 2015

DUE VAGABONDI A “4 ZAMPE”….FANNO L’AUTOSTOP! CON UN MAGICO “HAPPY END”!!!

DUE VAGABONDI  A “4 ZAMPE”….FANNO L’AUTOSTOP! 
 CON UN MAGICO  “HAPPY END”!!!





L’incantevole borgo antico di Osimo, città “segreta” sulle colline marchigiane è la scenografia perfetta, per raccontarvi la tenerissima storia dei bellissimi giganti pelosi, Hares e Alia.

E’ una mattina di fine aprile, un caldo sole accompagna il giorno di festa e molte persone a bordo delle loro automobili percorrono la strada della Sbrozzola.

Tutti vanno di fretta e nessuno sembra accorgersi di loro, che disorientati e immobili sul ciglio della strada osservano il via vai.

A guardarli da lontano, sembrano i due inseparabili fidanzatini di Peynet, con le zampe incastrate fra loro, come l’intesa del “give me five” …“ehi, fratello! Ce l’abbiamo fatta!”.

Hares, da grande cavaliere appoggia la sua zampa sul dorso della sorella Alia, in un affettuoso abbraccio canino, quasi a volerla proteggere e incoraggiare. 

Alia, con il muso a terra è più triste e sconfortata. Si alza, agitata, ogni volta che avverte il motore di un’auto familiare. Forse, spera che il padrone possa ritornare.   

Per sei anni, hanno donato al loro ”umano” un amore incondizionato, lealtà e code scodinzolanti, in un silenzio che avvicina e unisce, dove le parole non parlano!.

La strada, la campagna o un albero diventeranno, d’ora in poi, la loro cuccia. I grossi camion e le automobili, saranno un costante pericolo che dovranno imparare a evitare.

Il codardo amico “umano” di Heros e Alia, non ha avuto nessuna pietà o pentimento e non è più tornato a riprenderli.


Sono increduli, forse, percepiscono che il destino, con loro è stato molto crudele. Sono assetati, soli e ignorati da tutti!.....o “quasi tutti”!!!. perchè, nella fiaba c’è la magia!.

D’improvviso, un’auto si ferma!. 

Un uomo e una donna con calma e cautela si avvicinano preoccupati. 
Alia si alza e scodinzola, Hares che scimmiotta in tutto e per tutto la sorella, fa altrettanto!



Alessandro, Elisa con Alia e Hares, sono i protagonisti del magico “sliding doors” osimano!.

 Ed è sempre il destino che decide tutto.  Mai scoraggiarsi nelle difficoltà perchè le cose si sistemano!.

 L’improvviso colpo di fulmine, con tuffo al cuore provato sulla strada della Sbrozzola, si è trasformato, inevitabilmente, in un’allargata e meravigliosa famiglia!.

Oops!...è  impossibile, dimenticare le magnifiche gatte, sono le stars di casa !!!. 



 la “vanitosa” Thelma, con il nasino all’insù!.. 




e la “tecnologica” Luise, che segue tutti gli aggiornamenti sul tablet !.



Le micie, sono molto incuriosite e attratte dai due “autostoppisti” ! Li osservano, mentre nel giardino di casa a Sirolo, giocano a palla o rosicchiano un grande osso. 




Un giorno e sarà presto, li vedremo tutti e quattro accoccolati sul divano.
 Le gatte faranno le fusa a Hares e Alia. E tutti riceveranno cure e coccole  di “mamma” e “papa”!.  I loro due amici, veramente umani!.





Buona vita! Ale, Eli e per la vostra numerosa famiglia!. 
Avete accolto, fra le braccia, due  “inseparabili” autostoppisti. 
Forse, avrebbero trascorso il resto della vita in una gabbia e soprattutto, non avete diviso ciò che l’amore ha unito!.





Tantissima gratitudine a tutti i volontari che prestano servizio nei canili.

Un’attenzione particolare, all’Associazione Amici Animali Onlus di Osimo, che ha seguito l’adozione di Alia e Hares; con la sua attività contribuisce a scoraggiare il mostruoso fenomeno dell’abbandono, sensibilizza e promuove le adozioni nei canili.


Ale - Eli 


 
Associazione Amici Animali Onlus Osimo , giornata Open Day   Ale - Eli con Hares e Alia 

Non dobbiamo dimenticare, che in Italia ogni 2 minuti un animale è abbandonato.
In un anno oltre 150.000 cani, sono scaricati sulla strada e l’estate è la stagione più a rischio.

Ora, un mio pensiero, sotto il pelo c’è un cuore immenso!.
Chiunque abbandoni o maltratti un animale è una carogna!.

Francy Carrie



mercoledì 15 aprile 2015

CACCIATRICE DI SENSAZIONI ...A BRACCIA APERTE NELL'ARIA!.

CACCIATRICE  DI SENSAZIONI… A BRACCIA APERTE  NELL’ARIA!




La mia giornata perfetta… al Fly Zone di Fermo, per un lancio con il paracadute in tandem - da 4.300 mt - 1 minuto in caduta libera - velocità 200 km/h. …100% adrenalina!.








L’azzurro del mare, le case e il verde dei campi, diventano sempre più piccoli, mentre a bordo dell’aereo salgo con Alessandro e altri paracadutisti verso il cielo, in quota per il lancio.


E’ l’ultimo istante in cui percepisco che lascerò qui le mie certezze, dopo non sarà più come prima.

Sento e ascolto solo il mio cervello, incuriosito, concentrato, convinto a sfidarmi e determinato a cercare la scarica di adrenalina.

Fra noi, per stemperare l’eccitazione a bordo, scherziamo e ridiamo. 
Imbragata a Daniele, il mio simpatico e zelante istruttore, c’è anche la mia tensione.

Ripasso mentalmente le procedure spiegate a terra nel briefing dallo scrupoloso Rino: la posizione del volto, delle mani e la schiena arcuata con le gambe distanziate e morbide.

Sono vivace e forse un po’ folle, ma eccomi qui “cacciatrice di sensazioni” decisa e pronta a lanciarmi nel vuoto, a braccia aperte nell’aria e sentire il suo profumo.

A volo stabilizzato ci lanciamo in caduta libera e l’aria mi colpisce con prepotenza ed è velocità allo stato puro: in dieci secondi raggiungiamo i 200 km/h.






Lo stomaco mi sale in gola, l’ultima e retorica domanda che mi faccio è: “si aprirà il paracadute”?!, ma poi il cervello si spegne e i pensieri se ne vanno via…altrove!.



Volo sospesa con l’aria amica e inebriante che mi accompagnerà alla velocità di 200 km/h nei successivi 3.000 mt. Nel silenzio ascolto l’assenza di tensione, sono in estasi, ritrovo me stessa e nella mia dimensione ondeggio in perfetta fusione con l’aria.

E’ divertimento allo stato puro con Daniele e Noemi (video operatrice che ho ribattezzata il “folletto dell’aria” ); mi lascio andare senza freni in gesti scaramantici, smorfie, linguacce e in un grande bacio che è per lei, il mio specchio volante!. 

















Improvvisamente, come una cannonata alla schiena, mi sento strappare e risollevare verso l’alto.  E’ il paracadute che velocemente si apre in decelerazione a 1.500 mt da terra e capisco che l’ipnotico incantesimo è terminato.






A vela aperta, navighiamo tranquillamente e chiacchieriamo dei bellissimi luoghi nel mondo, dove sarebbe emozionante volare, come l’America.  

Volteggiamo verso la pista di atterraggio che sin dall’inizio di questa meravigliosa avventura è stata il mio chiodo fisso; sarò banale, ma non voglio atterrare con il sedere!.

Ascolto una vocina, dentro di me che implorante dice “ti prego, ti prego, Francy Carrie  non fare figuracce” !!!








Ho desiderato ardentemente scoprire ciò che non conoscevo e volare nell’aria è stato un momento straordinario, vitale e lo sarà per sempre.





“Colui che crede in se stesso vive coi piedi fortemente appoggiati su una nuvola.
Ennio Flaiano".

Francy Carrie

Video:





lunedì 6 aprile 2015

BERSAGLI UMANI.... GAY E LESBICHE ! DALLE TORTURE IN PALESTINA - AL LIMBO IN ISRAELE- TEL AVIV

BERSAGLI  UMANI.... GAY E LESBICHE ! 
DALLE TORTURE IN  PALESTINA, AL LIMBO IN ISRAELE - TEL AVIV


Gay  giustiziati in Iran 


Impauriti, con vite spezzate fatte di soprusi, inquieti e senza amici, sono i giovanissimi ragazzi palestinesi, che all’età di 14-18 anni scappano dai ghetti della Cisgiordania e Gaza; dove l’omosessualità è un tabù e si vendono per sopravvivere, nelle vie buie della prostituzione, in Electricity Garden e Shenkin Street a Tel Aviv.
Dalla loro società, profondamente religiosa, sono giudicati dei criminali, l’omosessualità non è considerata una forma di libertà, ma è un’offesa contro i codici, la tradizione e l’Islam.
Nonostante che nel libro sacro del Corano, l’omosessualità è solo definita come innaturale, ma un’esplicita condanna non si trova; nel testo non esiste alcun passaggio su una sua punizione. 
Nella Striscia di Gaza, sotto l’autorità di Hamas, li condanna fino a dieci anni di reclusione un’ordinanza del codice penale per “reati contro natura” . In Cisgiordania, sotto la giurisdizione dell’Autorità Palestinese, sono portati in “campi di rieducazione” gestiti da religiosi islamici e per mesi picchiati e torturati.
Perseguitati, torturati, ripudiati dalle famiglie i gay palestinesi si rifugiano in Israele e per poterli arrestare l’autorità palestinese li accusa di collaborazionismo; alcuni riferiscono di essere stati torturati dai padri e dai fratelli maggiori, che gli estremisti hanno tentato di farne dei kamikaze per riscattare il disonore con la morte.

gay giustiziati 

In Israele, senza uno “status” di rifugiato o di un permesso di soggiorno, i giovani palestinesi, imparano in fretta l’ebraico, cancellano l’accento arabo e vivono nel limbo, ma aiutati dalla solidarietà degli israeliani e dall’associazionismo.
Come le comunità LGBT israeliane (acronimo: lesbiche, gay, bisessuali, transgender ) molto presenti e referenti, anche sul web, e l’associazione Aguda con Saul Gonen, il gigante mite, che nelle vie del “mercato del sesso” gli fornisce  cibo, vestiti, soldi e sostegno legale.
L’obiettivo è di mandarli a vivere all’estero, in cinque anni, otto uomini e tre donne hanno trovato in Europa una vita regolare e non più a “margine”.
Lo Stato d’Israele è l’unico Paese democratico del Medio Oriente, firmatario della convenzione Onu del 1951, che garantisce il diritto d’asilo a chi è perseguitato a causa dell’orientamento sessale.
Concede con difficoltà lo status e non ufficializza la loro presenza per la tutela della  sicurezza nazionale, ma non li espelle, proteggendo così la vita di centinaia di gay palestinesi; nonostante questa sia una decisione che viola le rigide norme di sicurezza israeliane.

Tel Aviv

Tel Aviv è esuberante, colta, modaiola, tollerante e molto provocatoria!.
Entrata nella classifica delle città “TOP TEN GAY FRIENDLY” nel mondo, è la meta più sexy per il turismo omosessuale e il governo sovvenziona la più grande manifestazione di tutta l’Asia: il Gay Pride.

Gay Pride

L’indiscussa regina è Dana International, un mito del crossdressing (travestimento, transessuale) ed è magica nelle sue performance.




Israele ha saputo evolversi negli anni, è anticonformista e libera da pregiudizi, la Corte Suprema ha stabilito che le coppie gay hanno gli stessi diritti delle coppie eterosessuali, la discriminazione sul posto di lavoro è reato.
Nelle scuole, agli adolescenti è spiegata la difficoltà di essere omosessuali e insegnata l’importanza di rispettare tutte le sessualità, senza fare discriminazioni.
Diversi parlamentari hanno fatto outing. Nelle Forze Armate, che è l’organismo più importante del Paese, molti ufficiali e soldati, sono apertamente  gay. Per disposizione del governo sono trattati senza disuguaglianza.





Ho cercato di comprendere i “bersagli umani” senza una casa, gli affetti, un’identità e un passaporto, ascoltando più volte, per non perdermi nessun passaggio “umano”, il superbo documentario di Yariv Mozer “ The Invisible Man” .
Narra la storia di Luie di 32 anni, un gay palestinese che è stato nascosto a Tel Aviv per gli ultimi 8 anni. Abdu, 24 anni che è stato esposto come gay a Ramallah e poi accusato di spionaggio e torturato dalle forze di sicurezza palestinesi. Faris, 23 anni che è scappato a Tel Aviv dalla Cisgiordania dopo che la sua famiglia ha cercato di ucciderlo.

Aggiungi didascalia



Per chiedere il rispetto dei diritti umani, però, si deve imparare a rispettare quelli di chi è “diverso” per mentalità, genere, cultura e religione.
La diversità e sorprendente ! e libertà è non perdere mai il diritto ad essere diversi!.
Prima di essere un gay e una lesbica,  lui è un uomo e lei è una donna.
E ancora prima di essere una donna e un uomo.  E’ un essere umano.

KEITH HARING 

“Non penso che l’arte sia propaganda; dovrebbe invece essere qualcosa che libera l’anima, favorisce l’immaginazione e incoraggia la gente ad andare avanti”.
Keith Haring
Pittore e writer statunitense, uno degli esponenti più singolari del graffitismo di frontiera- I suoi lavori hanno rappresentato la cultura di strada di New York.  

…….omosessuale. 

Francy Carrie 

martedì 31 marzo 2015

Egitto: SISA ABU DAOOH.. donna madre, si traveste da uomo…per sopravvivere!!

Egitto: SISA ABU DAOOH.. donna madre, si traveste da uomo…per sopravvivere!!




Il Presidente Abdel Fattah Al Sisi l’ha premiata con l’onorificenza del Woman Breadwinner Award come “la mamma ideale” e “donna sostenitrice della famiglia”, nell’immagine che li ritrae, Sisa Abu Daooh sembra quasi stupita di tanto clamore.

….. quando ” i grandi esempi risiedono nei piccoli gesti”!.

E’ affascinante l’incredibile storia di questa donna per il suo carattere, lo spirito libero, la tenacia nel seguire il proprio istinto e per il “travestimento” che adottò per sopravvivere, fingendosi un uomo per 42 anni.   

Negli anni Settanta, suo marito morì, lei incinta di sei mesi, non volendosi risposare con un uomo che non amava, ma incapace di mantenere se stessa e la piccola Hola, decise di cercare un lavoro.

Sisa si rasò i capelli, indossò i pantaloni (galabeya), la tunica e il turbante bianco che portano gli uomini nelle zone rurali; un sapiente “escamotage” per eludere il pregiudizio che considera disdicevole per le donne occuparsi dei lavori manuali e per evitare l’accattonaggio.

Per un dollaro l'ora, andò a lavorare a Luxor come muratore, poi fece il contadino e l’uomo delle pulizie, infine per 2 dollari l’ora, il lustrascarpe , attività che ancora svolge per aiutare la figlia, il genero e la nipotina.


Nonostante, la sua vera identità, non sia più un segreto Sisa non intende cambiare l’abitudine, ormai radicata di vestirsi come un uomo e intervistata dal giornalista del New York Times, spiega con semplicità e grandezza d’animo che "Se non l'avessi fatto, nessuno mi avrebbe dato un lavoro".

Il Presidente Abdel Fattah Al Sisi ha inaugurato il suo mandato visitando una sventurata donna vittima di molestie e premiato Sisa Abu Daooh; atti significativi, che esprimono considerazione per il ruolo della donna nella società egiziana.



In un messaggio televisivo, affiancato da Papa Tawadros II d’Alessandria, il Presidente dimostrando una grande apertura mentale, ha chiesto al suo popolo l’unità nazionale e durante la celebrazione ha augurato un buon Natale ai cristiani.




Il suo attivismo “rivoluzionario” si ritrova nel discorso ufficiale dell’1 gennaio 2014, data importante per i musulmani che celebrano il compleanno di Maometto, agli Ulema dell’Università al-Azhar del Cairo.
Al Sisi li ha esortati a lottare “contro la falsa ideologia che danneggia l’immagine dell’islam e dei musulmani e distrugge la nazione islamica” e aprire un discorso religioso in “armonia con l’epoca attuale”.



La rivista americana Foreign Policyne, ritiene che abbia forza e capacità per“aiutare l’Islam a compiere il balzo dal fondamentalismo totalitario alla religione illuminata e liberale”. Un riconoscimento importante, che ha influito il suo inserimento nella lista dei potenziali  “Martin Lutero”.

Il Presidente non fa sconti, nel contrastare il fondamentalismo islamico, vuole avviare e realizzare la “rivoluzione religiosa”, ed è la miglior risposta politica e culturale per vincere la sfida contro l’estremismo.

Al Sisi è un uomo “illuminato”, deciso, aperto al mondo e ai cambiamenti, un moderno riformatore; mi ha conquistato e continuerò a seguirlo con molto interesse.
 Francy Carrie