Sfumature in controcorrente
Non posso cambiare il passato ma posso provare a migliorare il futuro (Gordon Gekko, Wall Street)
giovedì 5 maggio 2016
sabato 23 maggio 2015
DUE VAGABONDI A “4 ZAMPE”….FANNO L’AUTOSTOP! CON UN MAGICO “HAPPY END”!!!
DUE VAGABONDI
A “4 ZAMPE”….FANNO L’AUTOSTOP!
CON
UN MAGICO “HAPPY END”!!!
L’incantevole borgo antico di Osimo, città “segreta”
sulle colline marchigiane è la scenografia perfetta, per raccontarvi la tenerissima
storia dei bellissimi giganti pelosi, Hares e Alia.
E’ una mattina di fine aprile, un caldo sole accompagna
il giorno di festa e molte persone a bordo delle loro automobili percorrono la
strada della Sbrozzola.
Tutti vanno di fretta e nessuno sembra accorgersi di
loro, che disorientati e immobili sul ciglio della strada osservano il via vai.
A guardarli da lontano, sembrano i due inseparabili fidanzatini
di Peynet, con le zampe incastrate fra loro, come l’intesa del “give me five”
…“ehi, fratello! Ce l’abbiamo fatta!”.
Hares, da grande cavaliere appoggia la sua zampa sul
dorso della sorella Alia, in un affettuoso abbraccio canino, quasi a volerla
proteggere e incoraggiare.
Alia, con il muso a terra è più triste e sconfortata.
Si alza, agitata, ogni volta che avverte il motore di un’auto familiare. Forse,
spera che il padrone possa ritornare.
Per sei anni, hanno donato al loro ”umano” un amore
incondizionato, lealtà e code scodinzolanti, in un silenzio che avvicina e
unisce, dove le parole non parlano!.
La strada, la campagna o un albero diventeranno,
d’ora in poi, la loro cuccia. I grossi camion e le automobili, saranno un
costante pericolo che dovranno imparare a evitare.
Il codardo amico “umano” di Heros e Alia, non
ha avuto nessuna pietà o pentimento e non è più tornato a riprenderli.
Sono increduli, forse, percepiscono che il destino, con loro è stato molto crudele. Sono assetati, soli e
ignorati da tutti!.....o “quasi tutti”!!!. perchè, nella fiaba c’è la magia!.
D’improvviso, un’auto si ferma!.
Un uomo e una donna
con calma e cautela si avvicinano preoccupati.
Alia si alza e scodinzola, Hares
che scimmiotta in tutto e per tutto la sorella, fa altrettanto!
Alessandro, Elisa con Alia e Hares, sono i protagonisti del magico “sliding
doors” osimano!.
Ed è sempre il destino che decide tutto. Mai scoraggiarsi nelle difficoltà perchè le
cose si sistemano!.
L’improvviso colpo di fulmine, con tuffo al cuore provato
sulla strada della Sbrozzola, si è trasformato, inevitabilmente, in
un’allargata e meravigliosa famiglia!.
Oops!...è impossibile, dimenticare le magnifiche gatte,
sono le stars di casa !!!.
la “vanitosa” Thelma, con il nasino all’insù!..
e la
“tecnologica” Luise, che segue tutti gli aggiornamenti sul tablet !.
Le micie, sono molto incuriosite e attratte dai due
“autostoppisti” ! Li osservano, mentre nel giardino di casa a Sirolo, giocano a
palla o rosicchiano un grande osso.
Un giorno e sarà presto, li vedremo tutti e quattro
accoccolati sul divano.
Le gatte faranno le fusa a Hares e Alia. E tutti
riceveranno cure e coccole di “mamma” e
“papa”!. I loro due amici, veramente umani!.
Buona vita! Ale, Eli e per la vostra numerosa
famiglia!.
Avete accolto, fra le braccia, due “inseparabili” autostoppisti.
Forse, avrebbero
trascorso il resto della vita in una gabbia e soprattutto, non avete diviso ciò
che l’amore ha unito!.
Tantissima gratitudine a tutti i volontari che
prestano servizio nei canili.
Un’attenzione particolare, all’Associazione Amici Animali Onlus di Osimo, che ha seguito l’adozione di Alia e Hares; con la sua attività
contribuisce a scoraggiare il mostruoso fenomeno dell’abbandono, sensibilizza e
promuove le adozioni nei canili.
Ale - Eli |
Non dobbiamo dimenticare, che in Italia
ogni 2 minuti un animale è abbandonato.
In un anno oltre 150.000 cani, sono scaricati sulla
strada e l’estate è la stagione più a rischio.
Ora, un mio pensiero, sotto il pelo c’è un cuore
immenso!.
Chiunque abbandoni o maltratti un animale è una carogna!.
Francy Carrie
mercoledì 15 aprile 2015
CACCIATRICE DI SENSAZIONI ...A BRACCIA APERTE NELL'ARIA!.
CACCIATRICE DI SENSAZIONI… A BRACCIA APERTE NELL’ARIA!
La mia giornata perfetta… al Fly Zone di Fermo,
per un lancio con il paracadute in tandem - da 4.300 mt - 1 minuto in caduta
libera - velocità 200 km/h. …100% adrenalina!.
L’azzurro del mare,
le case e il verde dei campi, diventano sempre più piccoli, mentre a bordo
dell’aereo salgo con Alessandro e altri paracadutisti verso il cielo, in quota
per il lancio.
E’ l’ultimo istante
in cui percepisco che lascerò qui le mie certezze, dopo non sarà più come
prima.
Sento e ascolto solo
il mio cervello, incuriosito, concentrato, convinto a sfidarmi e determinato a
cercare la scarica di adrenalina.
Fra noi, per
stemperare l’eccitazione a bordo, scherziamo e ridiamo.
Imbragata a Daniele, il
mio simpatico e zelante istruttore, c’è anche la mia tensione.
Ripasso mentalmente
le procedure spiegate a terra nel briefing dallo scrupoloso Rino: la posizione
del volto, delle mani e la schiena arcuata con le gambe distanziate e morbide.
Sono vivace e forse
un po’ folle, ma eccomi qui “cacciatrice di sensazioni” decisa e pronta a
lanciarmi nel vuoto, a braccia aperte nell’aria e sentire il suo profumo.
A volo stabilizzato
ci lanciamo in caduta libera e l’aria mi colpisce con prepotenza ed è velocità allo
stato puro: in dieci secondi raggiungiamo i 200 km/h.
Lo stomaco mi sale in gola, l’ultima e retorica domanda che mi faccio è: “si aprirà il paracadute”?!, ma poi il cervello si spegne e i pensieri se ne vanno via…altrove!.
Volo sospesa con
l’aria amica e inebriante che mi accompagnerà alla velocità di 200 km/h nei successivi
3.000 mt. Nel silenzio ascolto l’assenza di tensione, sono in estasi, ritrovo
me stessa e nella mia dimensione ondeggio in perfetta fusione con l’aria.
E’ divertimento allo stato puro con Daniele e Noemi (video operatrice che ho ribattezzata il “folletto dell’aria” ); mi lascio andare senza freni in gesti scaramantici, smorfie, linguacce e in un grande bacio che è per lei, il mio specchio volante!.
Improvvisamente, come
una cannonata alla schiena, mi sento strappare e risollevare verso l’alto. E’ il paracadute che velocemente si apre in
decelerazione a 1.500 mt da terra e capisco che l’ipnotico incantesimo è terminato.
A vela aperta,
navighiamo tranquillamente e chiacchieriamo dei bellissimi luoghi nel mondo,
dove sarebbe emozionante volare, come l’America.
Volteggiamo verso la
pista di atterraggio che sin dall’inizio di questa meravigliosa avventura è
stata il mio chiodo fisso; sarò banale, ma non voglio atterrare con il sedere!.
Ascolto una vocina, dentro di me che implorante dice “ti prego, ti prego, Francy Carrie non fare figuracce” !!!
Ho desiderato ardentemente
scoprire ciò che non conoscevo e volare nell’aria è stato un momento straordinario,
vitale e lo sarà per sempre.
“Colui che crede in se stesso vive coi piedi
fortemente appoggiati su una nuvola.
Ennio Flaiano".
Francy Carrie
lunedì 6 aprile 2015
BERSAGLI UMANI.... GAY E LESBICHE ! DALLE TORTURE IN PALESTINA - AL LIMBO IN ISRAELE- TEL AVIV
BERSAGLI
UMANI.... GAY E LESBICHE !
DALLE TORTURE IN PALESTINA, AL LIMBO IN ISRAELE - TEL AVIV
Gay giustiziati in Iran |
Impauriti, con vite spezzate fatte di soprusi,
inquieti e senza amici, sono i giovanissimi ragazzi palestinesi, che all’età di
14-18 anni scappano dai ghetti della Cisgiordania e Gaza; dove l’omosessualità
è un tabù e si vendono per sopravvivere, nelle vie buie della prostituzione, in
Electricity Garden e Shenkin Street a Tel Aviv.
Dalla loro società, profondamente religiosa, sono
giudicati dei criminali, l’omosessualità non è considerata una forma di
libertà, ma è un’offesa contro i codici, la tradizione e l’Islam.
Nonostante che nel libro sacro del Corano,
l’omosessualità è solo definita come innaturale, ma un’esplicita condanna non
si trova; nel testo non esiste alcun passaggio su una sua punizione.
Nella Striscia di Gaza, sotto l’autorità di Hamas, li
condanna fino a dieci anni di reclusione un’ordinanza del codice penale per “reati
contro natura” . In Cisgiordania, sotto la giurisdizione dell’Autorità Palestinese,
sono portati in “campi di rieducazione” gestiti da religiosi islamici e per
mesi picchiati e torturati.
Perseguitati, torturati, ripudiati dalle famiglie i
gay palestinesi si rifugiano in Israele e per poterli arrestare l’autorità
palestinese li accusa di collaborazionismo; alcuni riferiscono di essere stati
torturati dai padri e dai fratelli maggiori, che gli estremisti hanno tentato
di farne dei kamikaze per riscattare il disonore con la morte.
gay giustiziati |
In Israele, senza uno “status” di rifugiato o di un
permesso di soggiorno, i giovani palestinesi, imparano in fretta l’ebraico,
cancellano l’accento arabo e vivono nel limbo, ma aiutati dalla solidarietà
degli israeliani e dall’associazionismo.
Come le comunità LGBT israeliane (acronimo:
lesbiche, gay, bisessuali, transgender ) molto presenti e referenti, anche sul
web, e l’associazione Aguda con Saul Gonen, il gigante mite, che nelle vie del
“mercato del sesso” gli fornisce cibo,
vestiti, soldi e sostegno legale.
L’obiettivo è di mandarli a vivere all’estero, in
cinque anni, otto uomini e tre donne hanno trovato in Europa una vita regolare
e non più a “margine”.
Lo Stato d’Israele è l’unico Paese democratico del
Medio Oriente, firmatario della convenzione Onu del 1951, che garantisce il
diritto d’asilo a chi è perseguitato a causa dell’orientamento sessale.
Concede con difficoltà lo status e non ufficializza
la loro presenza per la tutela della sicurezza nazionale, ma non li espelle,
proteggendo così la vita di centinaia di gay palestinesi; nonostante questa sia
una decisione che viola le rigide norme di sicurezza israeliane.
Tel Aviv |
Tel Aviv è esuberante, colta, modaiola, tollerante e
molto provocatoria!.
Entrata nella classifica delle città “TOP TEN GAY
FRIENDLY” nel mondo, è la meta più sexy per il turismo omosessuale e il governo
sovvenziona la più grande manifestazione di tutta l’Asia: il Gay Pride.
Gay Pride |
L’indiscussa regina è Dana International, un mito
del crossdressing (travestimento, transessuale) ed è magica nelle sue
performance.
Israele ha saputo evolversi negli anni, è
anticonformista e libera da pregiudizi, la Corte Suprema ha stabilito che le
coppie gay hanno gli stessi diritti delle coppie eterosessuali, la
discriminazione sul posto di lavoro è reato.
Nelle scuole, agli adolescenti è spiegata la
difficoltà di essere omosessuali e insegnata l’importanza di rispettare tutte
le sessualità, senza fare discriminazioni.
Diversi parlamentari hanno fatto outing. Nelle Forze
Armate, che è l’organismo più importante del Paese, molti ufficiali e soldati,
sono apertamente gay. Per disposizione
del governo sono trattati senza disuguaglianza.
Ho cercato di comprendere i “bersagli umani” senza
una casa, gli affetti, un’identità e un passaporto, ascoltando più volte, per
non perdermi nessun passaggio “umano”, il superbo documentario di Yariv Mozer “
The Invisible Man” .
Narra la storia di Luie di 32 anni, un gay
palestinese che è stato nascosto a Tel Aviv per gli ultimi 8 anni. Abdu, 24
anni che è stato esposto come gay a Ramallah e poi accusato di spionaggio e
torturato dalle forze di sicurezza palestinesi. Faris, 23 anni che è scappato a
Tel Aviv dalla Cisgiordania dopo che la sua famiglia ha cercato di ucciderlo.
Aggiungi didascalia |
Per chiedere il rispetto dei diritti umani, però, si
deve imparare a rispettare quelli di chi è “diverso” per mentalità, genere,
cultura e religione.
La diversità e sorprendente ! e libertà è non
perdere mai il diritto ad essere diversi!.
Prima di essere un gay e una lesbica, lui è un uomo e lei è una donna.
E ancora prima di essere una donna e un uomo. E’ un essere umano.
KEITH HARING |
“Non penso che l’arte sia propaganda; dovrebbe invece essere qualcosa che
libera l’anima, favorisce l’immaginazione e incoraggia la gente ad andare
avanti”.
Keith Haring
Pittore e writer statunitense,
uno degli esponenti più singolari del graffitismo di frontiera- I suoi lavori hanno rappresentato la cultura di
strada di New York.
…….omosessuale.
Francy Carrie
martedì 31 marzo 2015
Egitto: SISA ABU DAOOH.. donna madre, si traveste da uomo…per sopravvivere!!
Egitto: SISA ABU DAOOH.. donna madre, si traveste da
uomo…per sopravvivere!!
Il Presidente Abdel Fattah Al Sisi l’ha premiata con
l’onorificenza del Woman Breadwinner Award come “la mamma ideale” e “donna
sostenitrice della famiglia”, nell’immagine che li ritrae, Sisa Abu Daooh sembra
quasi stupita di tanto clamore.
….. quando ” i grandi esempi risiedono nei piccoli
gesti”!.
E’ affascinante l’incredibile storia di questa donna
per il suo carattere, lo spirito libero, la tenacia nel seguire il proprio
istinto e per il “travestimento” che adottò per sopravvivere, fingendosi un
uomo per 42 anni.
Negli anni Settanta, suo marito morì, lei incinta di
sei mesi, non volendosi risposare con un uomo che non amava, ma incapace di
mantenere se stessa e la piccola Hola, decise di cercare un lavoro.
Sisa si rasò i capelli, indossò i pantaloni (galabeya),
la tunica e il turbante bianco che portano gli uomini nelle zone rurali; un
sapiente “escamotage” per eludere il pregiudizio che considera disdicevole per
le donne occuparsi dei lavori manuali e per evitare l’accattonaggio.
Per un dollaro l'ora, andò a lavorare a Luxor come
muratore, poi fece il contadino e l’uomo delle pulizie, infine per 2 dollari
l’ora, il lustrascarpe , attività che ancora svolge per aiutare la figlia, il
genero e la nipotina.
Nonostante, la sua vera identità, non sia più un
segreto Sisa non intende cambiare l’abitudine, ormai radicata di vestirsi come
un uomo e intervistata dal giornalista del New York Times, spiega con semplicità
e grandezza d’animo che "Se non l'avessi fatto, nessuno mi avrebbe dato un
lavoro".
Il Presidente Abdel Fattah Al Sisi ha inaugurato il suo
mandato visitando una sventurata donna vittima di molestie e premiato Sisa Abu
Daooh; atti significativi, che esprimono considerazione per il ruolo della
donna nella società egiziana.
In un messaggio televisivo, affiancato da Papa
Tawadros II d’Alessandria, il Presidente dimostrando una grande apertura
mentale, ha chiesto al suo popolo l’unità nazionale e durante la celebrazione ha
augurato un buon Natale ai cristiani.
Il suo attivismo “rivoluzionario” si ritrova nel
discorso ufficiale dell’1 gennaio 2014, data importante per i musulmani che
celebrano il compleanno di Maometto, agli Ulema dell’Università al-Azhar del
Cairo.
Al Sisi li ha esortati a lottare “contro la falsa ideologia che danneggia
l’immagine dell’islam e dei musulmani e distrugge la nazione islamica” e
aprire un discorso religioso in “armonia
con l’epoca attuale”.
La rivista americana Foreign Policyne, ritiene che
abbia forza e capacità per“aiutare
l’Islam a compiere il balzo dal fondamentalismo totalitario alla religione
illuminata e liberale”. Un riconoscimento importante, che ha influito il
suo inserimento nella lista dei potenziali “Martin Lutero”.
Il Presidente non fa sconti, nel contrastare il
fondamentalismo islamico, vuole avviare e realizzare la “rivoluzione
religiosa”, ed è la miglior risposta politica e culturale per vincere la sfida
contro l’estremismo.
Al Sisi è un uomo “illuminato”, deciso, aperto al mondo
e ai cambiamenti, un moderno riformatore; mi ha conquistato e continuerò a
seguirlo con molto interesse.
Francy Carrie
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