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mercoledì 15 aprile 2015

CACCIATRICE DI SENSAZIONI ...A BRACCIA APERTE NELL'ARIA!.

CACCIATRICE  DI SENSAZIONI… A BRACCIA APERTE  NELL’ARIA!




La mia giornata perfetta… al Fly Zone di Fermo, per un lancio con il paracadute in tandem - da 4.300 mt - 1 minuto in caduta libera - velocità 200 km/h. …100% adrenalina!.








L’azzurro del mare, le case e il verde dei campi, diventano sempre più piccoli, mentre a bordo dell’aereo salgo con Alessandro e altri paracadutisti verso il cielo, in quota per il lancio.


E’ l’ultimo istante in cui percepisco che lascerò qui le mie certezze, dopo non sarà più come prima.

Sento e ascolto solo il mio cervello, incuriosito, concentrato, convinto a sfidarmi e determinato a cercare la scarica di adrenalina.

Fra noi, per stemperare l’eccitazione a bordo, scherziamo e ridiamo. 
Imbragata a Daniele, il mio simpatico e zelante istruttore, c’è anche la mia tensione.

Ripasso mentalmente le procedure spiegate a terra nel briefing dallo scrupoloso Rino: la posizione del volto, delle mani e la schiena arcuata con le gambe distanziate e morbide.

Sono vivace e forse un po’ folle, ma eccomi qui “cacciatrice di sensazioni” decisa e pronta a lanciarmi nel vuoto, a braccia aperte nell’aria e sentire il suo profumo.

A volo stabilizzato ci lanciamo in caduta libera e l’aria mi colpisce con prepotenza ed è velocità allo stato puro: in dieci secondi raggiungiamo i 200 km/h.






Lo stomaco mi sale in gola, l’ultima e retorica domanda che mi faccio è: “si aprirà il paracadute”?!, ma poi il cervello si spegne e i pensieri se ne vanno via…altrove!.



Volo sospesa con l’aria amica e inebriante che mi accompagnerà alla velocità di 200 km/h nei successivi 3.000 mt. Nel silenzio ascolto l’assenza di tensione, sono in estasi, ritrovo me stessa e nella mia dimensione ondeggio in perfetta fusione con l’aria.

E’ divertimento allo stato puro con Daniele e Noemi (video operatrice che ho ribattezzata il “folletto dell’aria” ); mi lascio andare senza freni in gesti scaramantici, smorfie, linguacce e in un grande bacio che è per lei, il mio specchio volante!. 

















Improvvisamente, come una cannonata alla schiena, mi sento strappare e risollevare verso l’alto.  E’ il paracadute che velocemente si apre in decelerazione a 1.500 mt da terra e capisco che l’ipnotico incantesimo è terminato.






A vela aperta, navighiamo tranquillamente e chiacchieriamo dei bellissimi luoghi nel mondo, dove sarebbe emozionante volare, come l’America.  

Volteggiamo verso la pista di atterraggio che sin dall’inizio di questa meravigliosa avventura è stata il mio chiodo fisso; sarò banale, ma non voglio atterrare con il sedere!.

Ascolto una vocina, dentro di me che implorante dice “ti prego, ti prego, Francy Carrie  non fare figuracce” !!!








Ho desiderato ardentemente scoprire ciò che non conoscevo e volare nell’aria è stato un momento straordinario, vitale e lo sarà per sempre.





“Colui che crede in se stesso vive coi piedi fortemente appoggiati su una nuvola.
Ennio Flaiano".

Francy Carrie

Video:





lunedì 6 aprile 2015

BERSAGLI UMANI.... GAY E LESBICHE ! DALLE TORTURE IN PALESTINA - AL LIMBO IN ISRAELE- TEL AVIV

BERSAGLI  UMANI.... GAY E LESBICHE ! 
DALLE TORTURE IN  PALESTINA, AL LIMBO IN ISRAELE - TEL AVIV


Gay  giustiziati in Iran 


Impauriti, con vite spezzate fatte di soprusi, inquieti e senza amici, sono i giovanissimi ragazzi palestinesi, che all’età di 14-18 anni scappano dai ghetti della Cisgiordania e Gaza; dove l’omosessualità è un tabù e si vendono per sopravvivere, nelle vie buie della prostituzione, in Electricity Garden e Shenkin Street a Tel Aviv.
Dalla loro società, profondamente religiosa, sono giudicati dei criminali, l’omosessualità non è considerata una forma di libertà, ma è un’offesa contro i codici, la tradizione e l’Islam.
Nonostante che nel libro sacro del Corano, l’omosessualità è solo definita come innaturale, ma un’esplicita condanna non si trova; nel testo non esiste alcun passaggio su una sua punizione. 
Nella Striscia di Gaza, sotto l’autorità di Hamas, li condanna fino a dieci anni di reclusione un’ordinanza del codice penale per “reati contro natura” . In Cisgiordania, sotto la giurisdizione dell’Autorità Palestinese, sono portati in “campi di rieducazione” gestiti da religiosi islamici e per mesi picchiati e torturati.
Perseguitati, torturati, ripudiati dalle famiglie i gay palestinesi si rifugiano in Israele e per poterli arrestare l’autorità palestinese li accusa di collaborazionismo; alcuni riferiscono di essere stati torturati dai padri e dai fratelli maggiori, che gli estremisti hanno tentato di farne dei kamikaze per riscattare il disonore con la morte.

gay giustiziati 

In Israele, senza uno “status” di rifugiato o di un permesso di soggiorno, i giovani palestinesi, imparano in fretta l’ebraico, cancellano l’accento arabo e vivono nel limbo, ma aiutati dalla solidarietà degli israeliani e dall’associazionismo.
Come le comunità LGBT israeliane (acronimo: lesbiche, gay, bisessuali, transgender ) molto presenti e referenti, anche sul web, e l’associazione Aguda con Saul Gonen, il gigante mite, che nelle vie del “mercato del sesso” gli fornisce  cibo, vestiti, soldi e sostegno legale.
L’obiettivo è di mandarli a vivere all’estero, in cinque anni, otto uomini e tre donne hanno trovato in Europa una vita regolare e non più a “margine”.
Lo Stato d’Israele è l’unico Paese democratico del Medio Oriente, firmatario della convenzione Onu del 1951, che garantisce il diritto d’asilo a chi è perseguitato a causa dell’orientamento sessale.
Concede con difficoltà lo status e non ufficializza la loro presenza per la tutela della  sicurezza nazionale, ma non li espelle, proteggendo così la vita di centinaia di gay palestinesi; nonostante questa sia una decisione che viola le rigide norme di sicurezza israeliane.

Tel Aviv

Tel Aviv è esuberante, colta, modaiola, tollerante e molto provocatoria!.
Entrata nella classifica delle città “TOP TEN GAY FRIENDLY” nel mondo, è la meta più sexy per il turismo omosessuale e il governo sovvenziona la più grande manifestazione di tutta l’Asia: il Gay Pride.

Gay Pride

L’indiscussa regina è Dana International, un mito del crossdressing (travestimento, transessuale) ed è magica nelle sue performance.




Israele ha saputo evolversi negli anni, è anticonformista e libera da pregiudizi, la Corte Suprema ha stabilito che le coppie gay hanno gli stessi diritti delle coppie eterosessuali, la discriminazione sul posto di lavoro è reato.
Nelle scuole, agli adolescenti è spiegata la difficoltà di essere omosessuali e insegnata l’importanza di rispettare tutte le sessualità, senza fare discriminazioni.
Diversi parlamentari hanno fatto outing. Nelle Forze Armate, che è l’organismo più importante del Paese, molti ufficiali e soldati, sono apertamente  gay. Per disposizione del governo sono trattati senza disuguaglianza.





Ho cercato di comprendere i “bersagli umani” senza una casa, gli affetti, un’identità e un passaporto, ascoltando più volte, per non perdermi nessun passaggio “umano”, il superbo documentario di Yariv Mozer “ The Invisible Man” .
Narra la storia di Luie di 32 anni, un gay palestinese che è stato nascosto a Tel Aviv per gli ultimi 8 anni. Abdu, 24 anni che è stato esposto come gay a Ramallah e poi accusato di spionaggio e torturato dalle forze di sicurezza palestinesi. Faris, 23 anni che è scappato a Tel Aviv dalla Cisgiordania dopo che la sua famiglia ha cercato di ucciderlo.

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Per chiedere il rispetto dei diritti umani, però, si deve imparare a rispettare quelli di chi è “diverso” per mentalità, genere, cultura e religione.
La diversità e sorprendente ! e libertà è non perdere mai il diritto ad essere diversi!.
Prima di essere un gay e una lesbica,  lui è un uomo e lei è una donna.
E ancora prima di essere una donna e un uomo.  E’ un essere umano.

KEITH HARING 

“Non penso che l’arte sia propaganda; dovrebbe invece essere qualcosa che libera l’anima, favorisce l’immaginazione e incoraggia la gente ad andare avanti”.
Keith Haring
Pittore e writer statunitense, uno degli esponenti più singolari del graffitismo di frontiera- I suoi lavori hanno rappresentato la cultura di strada di New York.  

…….omosessuale. 

Francy Carrie