Powered By Blogger

martedì 31 marzo 2015

Egitto: SISA ABU DAOOH.. donna madre, si traveste da uomo…per sopravvivere!!

Egitto: SISA ABU DAOOH.. donna madre, si traveste da uomo…per sopravvivere!!




Il Presidente Abdel Fattah Al Sisi l’ha premiata con l’onorificenza del Woman Breadwinner Award come “la mamma ideale” e “donna sostenitrice della famiglia”, nell’immagine che li ritrae, Sisa Abu Daooh sembra quasi stupita di tanto clamore.

….. quando ” i grandi esempi risiedono nei piccoli gesti”!.

E’ affascinante l’incredibile storia di questa donna per il suo carattere, lo spirito libero, la tenacia nel seguire il proprio istinto e per il “travestimento” che adottò per sopravvivere, fingendosi un uomo per 42 anni.   

Negli anni Settanta, suo marito morì, lei incinta di sei mesi, non volendosi risposare con un uomo che non amava, ma incapace di mantenere se stessa e la piccola Hola, decise di cercare un lavoro.

Sisa si rasò i capelli, indossò i pantaloni (galabeya), la tunica e il turbante bianco che portano gli uomini nelle zone rurali; un sapiente “escamotage” per eludere il pregiudizio che considera disdicevole per le donne occuparsi dei lavori manuali e per evitare l’accattonaggio.

Per un dollaro l'ora, andò a lavorare a Luxor come muratore, poi fece il contadino e l’uomo delle pulizie, infine per 2 dollari l’ora, il lustrascarpe , attività che ancora svolge per aiutare la figlia, il genero e la nipotina.


Nonostante, la sua vera identità, non sia più un segreto Sisa non intende cambiare l’abitudine, ormai radicata di vestirsi come un uomo e intervistata dal giornalista del New York Times, spiega con semplicità e grandezza d’animo che "Se non l'avessi fatto, nessuno mi avrebbe dato un lavoro".

Il Presidente Abdel Fattah Al Sisi ha inaugurato il suo mandato visitando una sventurata donna vittima di molestie e premiato Sisa Abu Daooh; atti significativi, che esprimono considerazione per il ruolo della donna nella società egiziana.



In un messaggio televisivo, affiancato da Papa Tawadros II d’Alessandria, il Presidente dimostrando una grande apertura mentale, ha chiesto al suo popolo l’unità nazionale e durante la celebrazione ha augurato un buon Natale ai cristiani.




Il suo attivismo “rivoluzionario” si ritrova nel discorso ufficiale dell’1 gennaio 2014, data importante per i musulmani che celebrano il compleanno di Maometto, agli Ulema dell’Università al-Azhar del Cairo.
Al Sisi li ha esortati a lottare “contro la falsa ideologia che danneggia l’immagine dell’islam e dei musulmani e distrugge la nazione islamica” e aprire un discorso religioso in “armonia con l’epoca attuale”.



La rivista americana Foreign Policyne, ritiene che abbia forza e capacità per“aiutare l’Islam a compiere il balzo dal fondamentalismo totalitario alla religione illuminata e liberale”. Un riconoscimento importante, che ha influito il suo inserimento nella lista dei potenziali  “Martin Lutero”.

Il Presidente non fa sconti, nel contrastare il fondamentalismo islamico, vuole avviare e realizzare la “rivoluzione religiosa”, ed è la miglior risposta politica e culturale per vincere la sfida contro l’estremismo.

Al Sisi è un uomo “illuminato”, deciso, aperto al mondo e ai cambiamenti, un moderno riformatore; mi ha conquistato e continuerò a seguirlo con molto interesse.
 Francy Carrie 






sabato 28 marzo 2015

ABU DHABI…BIG BUS CITY ….”TOUR DE FORCE” 2.

ABU DHABI…BIG BUS CITY ….”TOUR DE FORCE” 2.



L’azzurro tenue del cielo, il blu dell’acqua nelle vasche lungo il perimetro, il rigoroso bianco della sontuosa e magnifica Moschea di Sheikh Zayed bin Sultan ci appare come una visione paradisiaca.
I minareti, le cupole e le colonne di marmo inciso con pietre semi preziose, i disegni floreali e le corone in metallo placcato in oro sono di una bellezza incomparabile.
Il dress code richiede di coprire il capo, indossare una tunica ed entriamo incantate nel luogo di culto.  












In silenzio, con il naso all’insù, ammiriamo i sontuosi lampadari in rame e oro fregiati con cristallo Swarovski , le colonne di marmo bianco con intarsi in madreperla a forma di rose e di piante.
A piedi nudi camminiamo sul soffice e vellutato tappeto, il più grande del mondo.





Fontane con giochi d’acqua e rigogliosi giardini sono la meravigliosa cornice del ricercato e sfarzoso Emirates Palace, centro congressi e palazzo di rappresentanza degli Emirati Arabi che ha un’infinità di cupole, la Grand Atrium è più grande della cupola di S. Pietro.








L’interno è bello da togliere il fiato, un tripudio d’oro e di cristalli Swaroski, i marmi con le tonalità del giallo, del sole all’alba, il rosso del tramonto e le sfumature dorate del sole nel deserto.



Il glamour ha il colore dell’oro, ed è “sex in the city” nella ricercata Abu Dhabi , rilassarsi nell’elegante e sofisticata atmosfera de Le Cafè , per gustare un cappuccino con scagliette d’oro 24 carati commestibili.  
(per Carrie è un piccolo capriccio dorato)







oro 24 carati commestibili 

coccodrillo  con manico e rifiniture  in oro
























Nell’etnico shopping al World Trade Center – Suq e Mall al mercato arabo, con l’affinata arte di contrattare il prezzo spendiamo gli ultimi dirham in un’atmosfera vivace e colorata tra prodotti artigianali, tappeti stoffe, spezie e profumi arabi.


















L’ultima immagine dal big bus è lo skyline di Abu Dhabi e come in un quadro di Paul Klee, l’astratto sole al tramonto.





Abu Dhabi

Decolliamo da Abu Dhabi alle 06.15. 

Un saluto dalla fotografa ufficiale, autrice dei meravigliosi scatti di “donna avventura” Mrs. Antonietta Cucca e da me che a occhi chiusi ascolto Robbie William con “Feel”… ”provare così tante emozioni è semplicemente entusiasmante”!!!.

Una lieve virata e sorvoliamo Dubai.



Dubai



Dubai



Bye bye dagli Emirati Arabi.  Francy Carrie

venerdì 27 marzo 2015

ABU DHABI...BIG BUS CITY..."TOUR DE FORCE" 1.

ABU DHABI…BIG BUS CITY ….”TOUR DE FORCE” 1.


E’ notte sopra al cielo di Abu Dhabi. 
Dal magico deserto, accecanti fasci di luci ci avvolgono; lasciate le isole Seychelles e in attesa di atterrare all’aeroporto internazionale, la nostra avventura continua.
Due giorni intensi e in stile “sex & the city”, alla scoperta del Nuovo Medio Oriente.




Un driver ci accompagna all’elegante InterContinental hotel, attraversiamo con l’auto (aria condizionata a palla!) la moderna e sfavillante città, led luminescenti e multicolori incorniciano gli altissimi palazzi e l’atmosfera è veramente unica.






Nella hall, ascensore e in camera. L’aria condizionata continua a perseguitarci e sarà una costante. 
Siamo nel deserto, ma negli ambienti interni è freddissimo, a protezione indossiamo le morbide pashima. 
( Carrie è pentita di non aver “nascosto” nel trolley, la calda coperta zebrata in dotazione dei passeggeri).

All’alba, un altoparlante a volume altissimo ci sveglia, è la voce del muezzin che dalla mecca chiama i fedeli per la preghiera.

 Mrs. Cucca, con gli occhioni sgranati e stupiti esclama : “che bello! che bello!”. 

Sonnecchiamo ancora un po’, cullate dalla nenia araba, catapultate in un istante magico e mistico.




La fermata del big bus per il giro turistico è davanti all’entrata del centro commerciale Marina Mall Abu Dhabi. 

Luogo simbolo per la città, contiene negozi con grandi griffe e fontane musicali per uno shopping veramente “armonioso”. 
(il paradiso di Carrie!)

Acqua minerale, cappello da esploratrici, si sale a bordo, con noi inglesi, francesi e austriaci. 



La prima tappa è la grande isola artificiale di YAS che dal 2009 ospita sul moderno Circuito di Yas Marina, dotato di un impianto d’illuminazione permanente, il Gran Premio di Abu Dhabi di Formula 1.







Smartphone, macchine fotografiche sono all’erta per scatti “infuocati” appena s’intravede la struttura futuristica “rosso ferrari” con il leggendario cavallino rampante, è il Ferrari World Abu Dhabi che rende omaggio a un’eccellenza italiana; sono esposti diversi modelli d’auto dai più vecchi ai contemporanei, ci divertiamo come delle “maschiacce” nei giochi e simulatori.






















Decidiamo di rimandare (next time) il brivido a 290 km/h sulle montagne russe più veloci del mondo, ci attira  il Yas Waterword , parco acquatico e di divertimento.




L’“isola della felicità”- Isola Saadiyat è una distesa arida nel deserto bianchissimo, ancora in costruzione. 

Diventerà un hub mondiale nel 2018.

Il mondo dei beni culturali di grandissimo livello, sarà concentrato allo Zayed National Museum, al Louvre Abu Dhabi e al Guggenheim Abu Dhabi.

.... la “galleria d’arte più lussuosa e glamour al mondo” 
(per Carrie ,un appuntamento imperdibile!!!).


Nel centro visitatori dell’isola Manarat Al Saadiyatluogo d’illuminazione” un racconto interattivo che illustra la “storia di Saadiyat”. 

La visione culturale e il modello in scala sono stupefacenti, l’arte come “patrimonio” di una bellezza universale, sarà ospitata con maestosità e prestigio. 





Visitiamo nella Galleria d’arte di Abu Dhabi, una mostra d’avanguardia,  percorriamo un viaggio artistico emozionale coloratissimo e molto divertente. 
(alternative rock...sembra d’essere al concerto del Coldplay).  

Francy Carrie








…..continua ABU DHABI…BIG BUS CITY ….”TOUR DE FORCE” 2.









mercoledì 18 marzo 2015

HELLO SEYCHELLES!!! MAHE'...MAGNETICA E COLORATISSIMA

HELLO SEYCHELLES!!!  BELLISSIME, PREZIOSE E FRAGILI!!!


MAHE’ …MAGNETICA e  COLORATISSIMA

E’ l’ultima tappa di un viaggio inconfondibile, l’abbiamo vissuto con passione, desiderio di conoscere e provato tante emozioni, esplorando la natura e la nostra amicizia. (che ha tenuto!!!)
La temperatura è torrida, i nostri due “angeli” Goulisse e Martina ci fanno da guide  turistiche nel lunghissimo giorno, ci sorridiamo, ci piacciamo e via!!! (noi donne siamo fatte così, se c’è l’iniziale feeling, ci sarà anche il resto).
Nel cuore di Victoria, capitale delle Seychelles, considerata la più piccola al mondo, c’è l’incredibile e piccolissimo Tempio Indù, coloratissimo con intricati intarsi, di fascino orientale dedicato a Ganesh il dio degli elefanti, un assordante suono ci attira, la comunità indù dell’isola sta pregando per la sicurezza e la prosperità, e durante la funzione propiziatoria musiche e tamburi.


A pochi passi, Victoria Market (Sit Selwyn Selwyn Clarke Market), il folcloristico mercato pieno e ricco di colori della frutta e verdura, odori esotici di spezie, prodotti della terra e del mare come il pesce pappagallo e il barracuda, con deliziosi negozi di souvenir al piano superiore, dove il colpo d’occhio sul vivace mercato è molto pittoresco.  






In un crocevia, una piccola riproduzione del Bing Ben il Clock Tower è un bizzarro tocco di Londra in mezzo all’oceano indiano.

Un gentilissimo seychelliano, ci offre una fresca bottiglia d’acqua prima d’entrare nella Kenwyn House, una casa d’epoca, costruita nel 1855, elegante esempio di architettura coloniale francese, sede della preziosa e luccicante Casa della Jousel, è il “regno” di Carrie, con un’ampia gamma di gioielli, di monili in argento, di pietre colorate e conchiglie bianco rosate, alle pareti e sui cavalletti sono esposte opere d’arte, una collezione di carattere con toni accesi e vibranti.  



Percorriamo con l’auto la strada panoramica di Sans Souci Road  che porta alla Mission Lodge Lookout ,  luogo storico e memorabile per aver tracciato l’abolizione della schiavitù sull’isola, visitiamo le rovine della vecchia missione e di una scuola dedicata ai figli degli schiavi liberati.  

Siamo nel Parco Nazionale Baie Ternay, intorno a noi alberi di cannella, strofiniamo la corteccia che emana un profumo delizioso e intenso, ci incamminiamo al Gazebo, che fu allestito in onore della visita ufficiale della Regina Elisabetta , dove le venne venne servito, il tè delle Seychelles; il panorama sulla costa ovest e del Parco Marino di Sant’Anne  è stupefacente, un’oasi vigorosa e rigogliosa di verde, che incornicia il mare di color azzurro turchese. 




Goulisse divertita, ci propone un“8 anni rum St. Andrè” al Takamaka Rum Distillery, un distillato delle soleggiate Seychelles, dal profumo di marmellata di Juicy, sciroppo d’oro e miele, e sul palato lascia un gradevole sentore di calore di vaniglia, spezie e caramello cremoso.





E’ arrivata l’ora di tuffarci in un mare ricco di fauna marina con murene, razze e squali, nelle onde verde blù di Anse Intendance la spiaggia più bella di Mahè, dove parzialmente furono girate delle scene del film Castaway con Tom Hanks e il nostro silenzio davanti al  paradiso, parla per noi!.






…Pavoni che salutano gli ospiti ogni mattina vicino alla piscina,
tartarughe giganti e centenarie a cui dare da mangiare,
palme e fitte foreste di mangrovie sulle spiagge,
orchidee e ibiscus, alberi di takamaka
la spiaggia a nord più ventosa
la spiaggia  a sud, gode della bassa marea, e passeggiare fino all’isoletta di fronte è come trovarsi in una foresta incontaminata, con sabbia dorata e rocce che scendono nell’acqua di color bruno argento.
all’interno del parco marino di Port Launay  in 120 ettari di  una vegetazione rara e vigorosa, con golfcart guidate dal personale di giorno e di notte e 5 ristoranti a tema
SEMPLICEMENTE …..IL CONSTANCE EPHELIA







L’album dei ricordi “ HELLO SEYCHELLES” BELLISSIME, PREZIOSE e FRAGILI, termina qui.
Un viaggio che ha lasciato un segno indelebile per le immagini, sensazioni e istanti sublimi, vissuti in questo paradiso terrestre condiviso con l’altra “donna avventura” l’amica e sorella Antonietta Cucca.
Abbiamo girovagato in queste isole, respirato i profumi della natura e nuotato in quest’oceano, camminato a piedi nudi sulle spiagge bellissime e bianchissime .
Ringraziamo, con un affettuoso abbraccio virtuale, Francine Gappy e Chiara conosciute a La Digue, Guillise Senders, la figlia Gemma Lilli, Martina e Veronica incontrate a Mahè.
Donne forti, coraggiose e sorridenti, i seychelliani sono un popolo stupendo, sorridente, amichevole e caloroso, e ci siamo sentite come a casa! Bye bye .

Francy Carrie

La Digue Francy Carrie with Francine Gappy 





Mahè Antonietta with Goulisse Senders