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lunedì 6 aprile 2015

BERSAGLI UMANI.... GAY E LESBICHE ! DALLE TORTURE IN PALESTINA - AL LIMBO IN ISRAELE- TEL AVIV

BERSAGLI  UMANI.... GAY E LESBICHE ! 
DALLE TORTURE IN  PALESTINA, AL LIMBO IN ISRAELE - TEL AVIV


Gay  giustiziati in Iran 


Impauriti, con vite spezzate fatte di soprusi, inquieti e senza amici, sono i giovanissimi ragazzi palestinesi, che all’età di 14-18 anni scappano dai ghetti della Cisgiordania e Gaza; dove l’omosessualità è un tabù e si vendono per sopravvivere, nelle vie buie della prostituzione, in Electricity Garden e Shenkin Street a Tel Aviv.
Dalla loro società, profondamente religiosa, sono giudicati dei criminali, l’omosessualità non è considerata una forma di libertà, ma è un’offesa contro i codici, la tradizione e l’Islam.
Nonostante che nel libro sacro del Corano, l’omosessualità è solo definita come innaturale, ma un’esplicita condanna non si trova; nel testo non esiste alcun passaggio su una sua punizione. 
Nella Striscia di Gaza, sotto l’autorità di Hamas, li condanna fino a dieci anni di reclusione un’ordinanza del codice penale per “reati contro natura” . In Cisgiordania, sotto la giurisdizione dell’Autorità Palestinese, sono portati in “campi di rieducazione” gestiti da religiosi islamici e per mesi picchiati e torturati.
Perseguitati, torturati, ripudiati dalle famiglie i gay palestinesi si rifugiano in Israele e per poterli arrestare l’autorità palestinese li accusa di collaborazionismo; alcuni riferiscono di essere stati torturati dai padri e dai fratelli maggiori, che gli estremisti hanno tentato di farne dei kamikaze per riscattare il disonore con la morte.

gay giustiziati 

In Israele, senza uno “status” di rifugiato o di un permesso di soggiorno, i giovani palestinesi, imparano in fretta l’ebraico, cancellano l’accento arabo e vivono nel limbo, ma aiutati dalla solidarietà degli israeliani e dall’associazionismo.
Come le comunità LGBT israeliane (acronimo: lesbiche, gay, bisessuali, transgender ) molto presenti e referenti, anche sul web, e l’associazione Aguda con Saul Gonen, il gigante mite, che nelle vie del “mercato del sesso” gli fornisce  cibo, vestiti, soldi e sostegno legale.
L’obiettivo è di mandarli a vivere all’estero, in cinque anni, otto uomini e tre donne hanno trovato in Europa una vita regolare e non più a “margine”.
Lo Stato d’Israele è l’unico Paese democratico del Medio Oriente, firmatario della convenzione Onu del 1951, che garantisce il diritto d’asilo a chi è perseguitato a causa dell’orientamento sessale.
Concede con difficoltà lo status e non ufficializza la loro presenza per la tutela della  sicurezza nazionale, ma non li espelle, proteggendo così la vita di centinaia di gay palestinesi; nonostante questa sia una decisione che viola le rigide norme di sicurezza israeliane.

Tel Aviv

Tel Aviv è esuberante, colta, modaiola, tollerante e molto provocatoria!.
Entrata nella classifica delle città “TOP TEN GAY FRIENDLY” nel mondo, è la meta più sexy per il turismo omosessuale e il governo sovvenziona la più grande manifestazione di tutta l’Asia: il Gay Pride.

Gay Pride

L’indiscussa regina è Dana International, un mito del crossdressing (travestimento, transessuale) ed è magica nelle sue performance.




Israele ha saputo evolversi negli anni, è anticonformista e libera da pregiudizi, la Corte Suprema ha stabilito che le coppie gay hanno gli stessi diritti delle coppie eterosessuali, la discriminazione sul posto di lavoro è reato.
Nelle scuole, agli adolescenti è spiegata la difficoltà di essere omosessuali e insegnata l’importanza di rispettare tutte le sessualità, senza fare discriminazioni.
Diversi parlamentari hanno fatto outing. Nelle Forze Armate, che è l’organismo più importante del Paese, molti ufficiali e soldati, sono apertamente  gay. Per disposizione del governo sono trattati senza disuguaglianza.





Ho cercato di comprendere i “bersagli umani” senza una casa, gli affetti, un’identità e un passaporto, ascoltando più volte, per non perdermi nessun passaggio “umano”, il superbo documentario di Yariv Mozer “ The Invisible Man” .
Narra la storia di Luie di 32 anni, un gay palestinese che è stato nascosto a Tel Aviv per gli ultimi 8 anni. Abdu, 24 anni che è stato esposto come gay a Ramallah e poi accusato di spionaggio e torturato dalle forze di sicurezza palestinesi. Faris, 23 anni che è scappato a Tel Aviv dalla Cisgiordania dopo che la sua famiglia ha cercato di ucciderlo.

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Per chiedere il rispetto dei diritti umani, però, si deve imparare a rispettare quelli di chi è “diverso” per mentalità, genere, cultura e religione.
La diversità e sorprendente ! e libertà è non perdere mai il diritto ad essere diversi!.
Prima di essere un gay e una lesbica,  lui è un uomo e lei è una donna.
E ancora prima di essere una donna e un uomo.  E’ un essere umano.

KEITH HARING 

“Non penso che l’arte sia propaganda; dovrebbe invece essere qualcosa che libera l’anima, favorisce l’immaginazione e incoraggia la gente ad andare avanti”.
Keith Haring
Pittore e writer statunitense, uno degli esponenti più singolari del graffitismo di frontiera- I suoi lavori hanno rappresentato la cultura di strada di New York.  

…….omosessuale. 

Francy Carrie 

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