CACCIATRICE DI SENSAZIONI… A BRACCIA APERTE NELL’ARIA!
La mia giornata perfetta… al Fly Zone di Fermo,
per un lancio con il paracadute in tandem - da 4.300 mt - 1 minuto in caduta
libera - velocità 200 km/h. …100% adrenalina!.
L’azzurro del mare,
le case e il verde dei campi, diventano sempre più piccoli, mentre a bordo
dell’aereo salgo con Alessandro e altri paracadutisti verso il cielo, in quota
per il lancio.
E’ l’ultimo istante
in cui percepisco che lascerò qui le mie certezze, dopo non sarà più come
prima.
Sento e ascolto solo
il mio cervello, incuriosito, concentrato, convinto a sfidarmi e determinato a
cercare la scarica di adrenalina.
Fra noi, per
stemperare l’eccitazione a bordo, scherziamo e ridiamo.
Imbragata a Daniele, il
mio simpatico e zelante istruttore, c’è anche la mia tensione.
Ripasso mentalmente
le procedure spiegate a terra nel briefing dallo scrupoloso Rino: la posizione
del volto, delle mani e la schiena arcuata con le gambe distanziate e morbide.
Sono vivace e forse
un po’ folle, ma eccomi qui “cacciatrice di sensazioni” decisa e pronta a
lanciarmi nel vuoto, a braccia aperte nell’aria e sentire il suo profumo.
A volo stabilizzato
ci lanciamo in caduta libera e l’aria mi colpisce con prepotenza ed è velocità allo
stato puro: in dieci secondi raggiungiamo i 200 km/h.
Lo stomaco mi sale in gola, l’ultima e retorica domanda che mi faccio è: “si aprirà il paracadute”?!, ma poi il cervello si spegne e i pensieri se ne vanno via…altrove!.
Volo sospesa con
l’aria amica e inebriante che mi accompagnerà alla velocità di 200 km/h nei successivi
3.000 mt. Nel silenzio ascolto l’assenza di tensione, sono in estasi, ritrovo
me stessa e nella mia dimensione ondeggio in perfetta fusione con l’aria.
E’ divertimento allo stato puro con Daniele e Noemi (video operatrice che ho ribattezzata il “folletto dell’aria” ); mi lascio andare senza freni in gesti scaramantici, smorfie, linguacce e in un grande bacio che è per lei, il mio specchio volante!.
Improvvisamente, come
una cannonata alla schiena, mi sento strappare e risollevare verso l’alto. E’ il paracadute che velocemente si apre in
decelerazione a 1.500 mt da terra e capisco che l’ipnotico incantesimo è terminato.
A vela aperta,
navighiamo tranquillamente e chiacchieriamo dei bellissimi luoghi nel mondo,
dove sarebbe emozionante volare, come l’America.
Volteggiamo verso la
pista di atterraggio che sin dall’inizio di questa meravigliosa avventura è
stata il mio chiodo fisso; sarò banale, ma non voglio atterrare con il sedere!.
Ascolto una vocina, dentro di me che implorante dice “ti prego, ti prego, Francy Carrie non fare figuracce” !!!
Ho desiderato ardentemente
scoprire ciò che non conoscevo e volare nell’aria è stato un momento straordinario,
vitale e lo sarà per sempre.
“Colui che crede in se stesso vive coi piedi
fortemente appoggiati su una nuvola.
Ennio Flaiano".
Francy Carrie
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